Visita a Stone Town
“Stone Town potrebbe essere stata una delle città più belle al mondo.
Costruita su un angolo di terra che protende in un mare color blu lapislazzuli, puntellato di selvagge isolette e circondata alle spalle da colline verdeggianti ricoperte da alte palme ondeggianti, non dovrebbe avere nessun rivale.(…)
La città è un labirinto di tortuosi e stretti vicoli, ma così stretti, che in molti di questi nessun tipo di mezzo con le ruote può passarci attraverso.
E’ una città dalle brillanti albe e dai tramonti color porpora; di ombre che entrano nelle finestre; di misteriose scale e di massicce porte incastrate in grigi muri; di finestre barricate e di edifici in rovina. E’ una città di ricchi mercanti e strade affollate, palazzi raggruppati e vivaci piazze del mercato.
Soprattutto questa città è il baccano del baratto e le urla che provengono dal porto; il fascino del sole, la magia del mare e il ricco sapore delle spezie orientali.”
Questa è la descrizione di F.B. Pearce, Primo Residente Britannico a Zanzibar alla fine dell’Ottocento.
Oggi come allora, il fascino di Stone Town si rispecchia in queste parole, in una città dove sembra che il tempo si sia fermato.
La “Città di Pietra” è un raffinato esempio di città costiera e commerciale Swahili dell’Africa orientale.
Questo aspetto si trattiene nel suo tessuto urbano e nel paesaggio cittadino virtualmente intatto che riflettono la sua particolare cultura, la quale ha unito insieme e omogeneizzato per oltre un millennio gli elementi più disparati delle culture dell’Africa, delle regioni arabe, dell’India e dell’Europa.
Dal dicembre 2001 la capitale di Zanzibar è entrata a far parte della World Heritage List dell’Unesco, poichè è una notevole manifestazione materiale della fusione e dell’armonizzazione delle culture; la sua architettura e gli edifici urbani rappresentano in modo eccezionale l’intensa e secolare attività marittima e commerciale tra l’Asia e l’Africa; infine, Stone Town ha una grande importanza simbolica nella soppressione della schiavitù, poiché fu uno dei più importanti porti per il commercio degli schiavi in Africa orientale, ma fu anche la base dalla quale gli oppositori di questa pratica, come David Livingstone, condussero la loro campagna.
Stone Town è anche la città natale del famoso cantante Freddy Mercury, e non molto distante dal Forte Arabo si può ammirare l’esterno della sua casa, il cui portone è contrassegnato da una targa con l’incisione “Mercury’s House”.